in il Foro italiano, fascicolo n. 12 – Dicembre 2023
Francesco Parisi
La sentenza in rassegna stabilisce che la scelta dell’imputato di non continuare il percorso di mediazione penale con la persona offesa, percorso originariamente previsto nel programma di messa alla prova e da lui accettato, costituisce trasgressione grave di una delle prescrizioni e impedisce di giudicare positivamente l’esito complessivo della prova. La soluzione adottata implica una valutazione in malam partem dei percorsi di giustizia riparativa e presenta molteplici profili problematici. Si tratta di aspetti meritevoli di specifico approfondimento, anche in ragione delle recenti innovazioni normative operate con la c.d. riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022 n. 150), le quali lasciano presagire un’intensificazione delle occasioni in cui i percorsi di giustizia riparativa saranno inclusi nel programma di messa alla prova.